Montichiari - Guida Turistica

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.: MONTICHIARI
 Montichiari è un comune di 20.557 abitanti della provincia di Brescia posto nell'alta pianura a 20 km dal capoluogo, bagnato dal fiume Chiese. È il comune con la maggior estensione territoriale della pianura bresciana, ed è attraversato dal fiume Chiese. Il comune si è sviluppato su una serie di colline moreniche, di cui il colle di San Pancrazio è il più elevato. Questi sei colli sono rappresentati nello stemma cittadino. Non esiste una data precisa di fondazione, quello che si sa per certo è che l'abitato venne distrutto una prima volta nel 382 d.C. da Alarico re dei Goti. Nuovamente raso al suolo nel 447 da Attila, re degli Unni, venne in seguito sottomesso alla dominazione dei Longobardi. Nel periodo medioevale fu feudo della famiglia Longhi, poi passo per un breve periodo sotto il dominio altalenante degli Sforza e della repubblica Serenissima, per poi Rimanere in maniera stabile sotto il controllo di Venezia fino alla fine del XVII secolo. La città di Montichiari si fece poi onore durante le battaglie di Solferino e San Martino per la costante opera di assistenza ai feriti prestata da tuta la popolazione. Interessanti dal punto di vista storico sono molti reperti archeologici del periodo romano, esposti nel museo archeologico e le fondamenta dell'antica chiesa romana, su cui è stata in seguito costruita l'interessantissima chiesa romanica, che in periodo medioevale assunse il ruolo di pieve. Di notevole pregio anche il duomo, dedicato a S.Maria Assunta costruito in più fasi e terminato nel XVIII secolo, che nel corso del XX è divenuta "basilica minore". Importante, è stata anche la presenza di Napoleone Bonaparte, il quale eresse sul territorio della brughiera ad ovest del centro abitato un'importante caserma militare, che ricoprima l'estensione di circa un chilomentro quadrato, purtroppo ora completamente distrutta. Nel comune di Montichiari si trovano diversi edifici di pregio, di cui è il rappresentate di maggior spicco il Castello. Questo fu fatto edificare dal conte Bonoris, e su sua precisa richiesta è una copia fedele del castello di Fenis in Valle d'Aosta. La cittadina ha dato i natali a Giovanni Treccani, il fondatore della celebre enciclopedia Treccani e ad Aldo Busi. Nel territorio comunale si trova l'aeroporto civile Gabriele D'Annunzio. Il comune è gemellato con Gambettola Fc
.: STORIA
  Lo storico settecentesco don Baldassare Zamboni, nella sua "Collettanea per la storia di Montichiari", sostiene che il paese fu distrutto, nel 382, da Alarico re dei Goti durante il passaggio del suo esercizio in marcia verso Milano. Dopo una successiva distruzione ad opera di Attila, nel 447, fu occupato dagli Eruli. Dal 564 al 774 si susseguono le dominazioni longobarda e franca. Verso l'anno 1000 il territorio monteclarense venne governato dalla potente famiglia Longhi, feudatari della contea, fino al 1167, quando gli stessi, per la mutata situazione politica, concessero agli "homines de Monteclaro", di costruirsi in libero comune, pur con alcuni obblighi, soprattutto militari, verso gli antichi padroni. Dal 1168 e per alcuni anni il Comune di Brescia attaccò continuamente Montichiari, cercando di contrastare l'autonomia raggiunta. Nel 1237 il borgo fu attaccato da Federico II e quindi distrutto; stessa sorte l'ebbe con Ezzelino da Romano nel 1256 con gli Angioini nel 1268. Secondo lo storico Faino, il capitano visconteo Pandolfo Malatesta occupò la località nel 1404, dopo aver preso Brescia, erigendola a principato e battendovi moneta. Papa Martino V, nell'anno 1418, nel suo viaggio verso Roma, sostava a Montichiari e concedeva l'indulgenza a chi avesse contribuito alla costruzione della nuova parrocchiale di S. Maria Maggiore nella piazza del Mercato. Il 20 ottobre 1420 il fratello di Pandolfo, Carlo, sconfitto dal conte di Carmagnola incaricato dai Visconti, poneva fine al dominio malatestiano. Il 1° ottobre 1428, dopo la battaglia di Maclodio, il paese giurò fedeltà alla Repubblica Veneta con solenne cerimonia alla presenza dei provveditori e dei principali capi dell'esercito veneto. Dopo essere stato riconquistato nel 1440 dagli Sforza, che gli concessero la facoltà del mero e del misto impero, nel 1448 ritornò sotto il dominio della Serenissima come vicariato maggiore. Nonostante alterne e contraddittorie vicende militari, Montichiari resterà fedele alla Repubblica Veneta fino al suo declino, nel 1797. Napoleone I nel 1805 passerà in rassegna il suo esercito accampato nella grande brughiera. Nel 1848, ad opera di alcuni patrioti, tra i quali il letterario monteclarense Angelo Mazzoldi, la popolazione insorse contro gli austriaci. Montichiari ebbe poi un ruolo importante nella battaglia di S. Martino e Solferino del 1859: qui venne, infatti, stabilita la strategia militare della battaglia e qui vennero alloggiate le retroguardie degli eserciti piemontese e francese. Nei giorni che seguirono gli abitanti si prodigarono ad apprestare soccorso, assistendo una grande quantità di feriti provenienti dalla prima linea. Per questa impegnativa azione vennero occupati numerosi edifici pubblici e privati, fra i quali la chiesa parrocchiale e il nuovo ospedale. In questa occasione il governo francese decorava il sacerdote don Domenico Treccani, presidente dell'ospedale, con l'onorificenza di cavaliere della Legion d'Onore per la pietosa e saggia assistenza ai soldati francesi.